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Ripercorrere la storia e l'iter della lavorazione di una pellicola come "Napoli violenta" (1976, Umberto Lenzi) significa seguire le tracce di una parte di quel valoroso cinema di genere italiano che per decenni, fino agli albori degli anni '80, ha dato lustro al nostro Paese e gremito le sale cinematografiche. In questo volume il giornalista Paolo Spagnuolo ricostruisce, anche attraverso numerose testimonianze inedite del regista e dei protagonisti del film, la vita di uno dei capolavori del cinema poliziesco. Un film controverso ma campione d'incassi. Concepito, e va sottolineato, in un'Italia ferita dalla violenza sanguinaria scaturita da altissime tensioni sociali e che - a metà degli anni '70 - stava vivendo uno dei momenti più difficili dal dopoguerra.